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Cinonio e la questione della lingua - da "volgare" a italiano


Marcantonio Mambelli, accademico gesuita, sarà una figura ormai sconosciuta alla maggioranza degli studiosi dell’italiano, ma nel suo piccolo fece un grande contributo all’italiano nella sua affermazione come lingua nazionale.

I primi anni: Nato a Forli nel 1582, era un giovane tranquillo e studioso. Con questo carattere non sorprende che, abbracciando la vita religiosa nel 1606, entrasse nella Compagnia di Gesù, i cui membri erano famosi appunto per la dedizione alla vita accademica. Proprio per questo aspetto Mambelli conquistò subito il rispetto dei suoi confratelli. Frequentando a Forlì la Accademia dei Filergiti, dedicata a temi letterari e scientifici, gli fu attribuito il soprannome Cinonio (dal greco utile a tutti), che era un felice presagio del suo operato.

Il lavoro di una vita: Trasferito a Palermo, nel locale convento dei Gesuiti, iniziò nel 1613, per richiesta dei suoi superiori a raccogliere in breve quanto bastasse all’uso dello scrivere correttamente e regolatamente parlare nella nostra lingua Italiana. Il Cinonio si dedicò a questo lavoro per tutta la vita, anche quando venne trasferito prima a Roma e poi in Germania.

Tornato in Italia nel 1641, pubblicò a Ferrara nel 1644 il primo volume delle sue Osservazioni della Lingua Italiana, però morì poco dopo nello stesso anno, senza aver potuto pubblicare il secondo volume della sua opera. Esso sarà pubblicato, dopo molte sventurate faccende, solo nel 1685.

L’opera: Le Osservazioni della lingua italiana si dividono in due volumi. Il Trattato delle Particelle (l'articolo, il pronome, l'avverbio, la preposizione, la congiunzione, e l'interiezione), pubblicato dal Cinonio ancora in vita, e il Trattato dei Verbi pubblicato dopo la sua morte. Tutti gli esempi sono colti da opere di grandi autori come Dante, Petrarca, e Boccaccio, rendendo più autorità alle norme presentate e abbracciando la linea classica trecentesca del Bembo.

Come punti innovativi però, le “Osservazioni” di Mambelli sono la prima opera in cui la lingua viene definita "italiana", non più “volgare” o “toscana” come l’avevano definita gli autori precedenti. Questo fatto per sé stesso è già un marchio nella storia dell’italiano. Inoltre, la struttura del Trattato delle Particelle permette di consultare le parole in ordine alfabetico, rendendo la lettura molto più semplice e didattica, diverso da tutto quanto era stato pubblicato prima. Si possono trovare all’interno dell’opera anche interiezioni come “Eh!” o “Ehi”, o locuzioni prepositive come “di qua” o “di subito”, segno di attenzione anche a forme della lingua parlata, anticipando quella tendenza ad avvicinare la lingua al parlato che più tardi sarà richiamata da Manzoni.

Il Trattato dei Verbi invece, ha una struttura più complessa, con una spiegazione persona a persona delle terminazioni verbali che rende la sua lettura più pesante. Comunque resta sempre un’opera abbastanza interessante a chi vuole approfondirsi sulla grammatica italiana.

Le “Osservazioni”, o più specificamente la parte sulle particelle, contò con una considerevole fortuna, che gli rese numerose ristampe nei secoli seguenti. Anzi, nel 1809, per la pubblicazione dell'opera come parte di una collana dei Grandi Classici Italiani, nientemeno che Giacomo Leopardi fu invitato a farne una revisione. Però, data la complessità del progetto, ci rinunciò (comunque le "Osservazioni" saranno pubblicate con revisione di Luigi Lamberti). L’edizione curata da Basilio Puoti, adattata per uso scolastico, ebbe quattro ristampe, di cui l’ultima nel 1871, proprio quando l’unificazione della penisola era appena compiuta.

La longevità dell’opera e il suo contributo alla questione della lingua, segnando il modello toscano come base della lingua italiana e segnalando allo stesso tempo il suo carattere nazionale, fanno delle “Osservazioni” un libro fondamentale nella storia linguistica d’Italia, per cui il ruolo di Cinonio sicuramente va riconosciuto, per aver scritto un libro, come dice il suo soprannome, utile a tutti. A chi desidera consultare le opere, sono disponibili sui link sotto:

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